Il calcio, per queste atlete, non è solo una scelta, ma una vocazione.
Cristiana Girelli lo descrive come una parte vitale della sua quotidianità: "Mi sveglio la mattina e penso al calcio, a come migliorare e a cosa fare per la mia squadra".
Manuela Giugliano, invece, scherza sul fatto che la sua passione sia nata "nella pancia della mamma", sottolineando come il calcio fosse già nel suo destino. Anche Barbara Bonansea ed Elena Linari raccontano il loro percorso come qualcosa di naturale, un amore per il gioco che le accompagna fin dall’infanzia. Giocare non era solo divertimento, ma una via per esprimere sé stesse, alimentata dall’affetto dei tifosi e dalla voglia di dare tutto per la maglia. È proprio questa passione, trasmessa dalla famiglia o scoperta spontaneamente, che unisce tutte queste atlete, trasformando ogni sfida in un'opportunità per crescere e rendere onore al calcio. Sacrifici, allenamenti e difficoltà fanno parte del viaggio, ma con la passione giusta, nulla pesa davvero. Come dice Giulia Dragoni, "se sei legato a questo sport, i sacrifici non ti pesano".