La nostra economia è storicamente basata su un modello lineare “usa e getta”: sfruttiamo le risorse, le utilizziamo e infine le scartiamo. Ma se vogliamo costruire un futuro più sostenibile, è indispensabile abbracciare l'economia circolare.
Questo sistema mira a ridurre gli sprechi e l’inquinamento, prolungare la vita utile di prodotti e materiali e rigenerare gli ecosistemi naturali.

Anche il mondo del calcio non è esente da questa trasformazione. Il settore sportivo può giocare un ruolo decisivo nell'adozione di pratiche sostenibili, contribuendo a preservare il nostro pianeta.

La FIGC promuove sempre di più l'approccio delle 4R: ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare. Vediamo come:

  • Ridurre la plastica nel servizio catering delle Aree Hospitality durante le gare, ridurre il numero di bottiglie di plastica dove possibile grazie all’utilizzo di generatori d’acqua potabile, ridurre l’utilizzo di plastica nella produzione di accrediti per le gare, il packaging alimentare, lo spreco di cibo nelle Aree Hospitality durante le gare diminuendo le quantità di cibo nel servizio a buffet e l’inquinamento da trasporti, incoraggiando l'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici.

  • Riutilizzare contenitori per bevande, vecchie magliette e attrezzature sportive, recuperare e donare le eccedenze alimentari al termine degli eventi.

  • Riciclare correttamente materiali e rifiuti, compostare l’organico o trasformare il materiale tecnico e sportivo dismesso in nuovi oggetti.

  • Recuperare risorse, come creare energia dai rifiuti.

Queste iniziative aiutano ad affrontare questioni globali come i cambiamenti climatici, la scarsità delle risorse e la contaminazione da microplastiche.
Anche il calcio ne subisce gli effetti: campi rovinati da piogge estreme, siccità o partite giocate sotto temperature di 40 gradi.
Ogni piccolo cambiamento può fare la differenza: insieme possiamo costruire un mondo e un gioco migliori, per le generazioni di oggi e quelle di domani.

Fonte: UEFA Circular Economy Guidelines