“Uniti nella diversità... per fare la differenza”: questo il titolo dell'iniziativa organizzata dall'Ufficio del Parlamento Europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti e la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC.

 

L'incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle attività di inclusione che si stanno realizzando in ambito calcistico nel nostro Paese. Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto con un videomessaggio. All’incontro è seguito un talk, moderato, come l'intero evento, dalla giornalista e autrice RAI Metis Di Meo, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Franco Carraro, Luca Pancalli e Giancarlo Abete.

 

Il primo a intervenire è stato Franco Carraro: "L'idea di aprire le porte dello sport e del calcio agli atleti disabili era nell'aria da tempo, poi finalmente abbiamo firmato il protocollo del 2019 che ha istituito la Divisione Paralimpica e Sperimentale. L'attività, negli anni, è cresciuta tantissimo: non a caso, siamo presi come esempio dalla UEFA”.

 

Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha proseguito: "Il protocollo appena firmato tra FIGC e CIP non è un atto formale, ma vuole concretamente incidere sulla vita delle persone e degli sportivi. Per il futuro, il mio auspicio è quello di riunire tutte le realtà del calcio paralimpico all'interno della FIGC".

 

Pancalli ha passato il microfono al presidente LND, Giancarlo Abete: "Lo sport italiano, più di qualsiasi altra realtà - ha detto Abete - sta segnando la differenza sul tema delle discipline paralimpiche. Tra LND e Settore Giovanile e Scolastico abbiamo 1 milione e 600mila tesserati. Con il nostro impegno siamo naturalmente in piena coesione anche con la DCPS. Il calcio deve saper trasmettere i valori dell'inclusione a tutte le sue realtà radicate nel territorio".

 

Giovanni Sacripante, Referente Nazionale della DCPS, ha messo l’accento sul ruolo sociale del calcio, che permette a tante persone e alle loro famiglie di migliorare la qualità della propria vita attraverso momenti di socialità e condivisione.

Oltre agli interventi istituzionali, la giornata è stata arricchita da tante storie emozionanti legate al mondo della disabilità, narrate in prima persona dai loro protagonisti. Un’immersione in una realtà ricca di valore e di umanità.