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La nostra Policy
Rendere l’ambiente del calcio inclusivo con infrastrutture accessibili a chiunque voglia farne parte, accogliendo calciatori e tifosi di tutte le abilità.
Ambizione 2030
Garantire un accesso privo di barriere a chiunque voglia giocare, partecipare a eventi calcistici o lavorare nel calcio:
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Aumentare e migliorare le opportunità di accedere al calcio aumentando il coinvolgimento di atleti e società partecipanti alle competizioni della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale FIGC
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Aumentare il numero di società di calcio Paralimpico in grado di offrire attività di calcio integrato rivolte ai giovani
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Diffondere la cultura del “Calcio per tutti” attraverso l’erogazione di corsi di formazione, campagne di sensibilizzazione e partnership istituzionali
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Migliorare l’accessibilità agli stadi e agli eventi a partire da un’attività di mappatura dello stato delle infrastrutture italiane e promuovere l’audiodescrizione in occasione delle gare delle Nazionali.
Contesto e attività FIGC
La FIGC è stata la prima Federazione sportiva nel panorama internazionale a prevedere al suo interno una Divisione dedicata al calcio paralimpico e sperimentale, dando così un forte segnale di cambiamento culturale.


La DCPS è nata nel 2019 da un protocollo d’intesa siglato tra la FIGC e il Comitato Paralimpico e rappresenta l’evoluzione del progetto sociale “Quarta Categoria”, iniziato nel 2016. Il progetto rappresentava il primo torneo nazionale di calcio a 7 per calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche per rispondere all’esigenza di praticare il calcio in un contesto ufficiale.
Oggi la DCPS ha l’obiettivo primario di abbattere ogni barriera che ostacoli l’integrazione. Per raggiungere questo obiettivo, la Divisione mette in campo risorse, competenze tecniche, sinergie, capacità organizzative e strutture.


Il campionato “Il Calcio è di Tutti”, che si svolge in 17 regioni con 245 squadre e con la direzione di arbitri professionisti, rappresenta un modello a cui la Federazione si ispira per altri progetti Pilota sperimentali dedicati a calciatori con diversi tipi di disabilità, ed è il risultato finale di anni di impegno e collaborazioni della Federazione e della DCPS su più livelli. L’obiettivo primario è diffondere sempre di più la pratica calcistica tra i calciatori che vivono situazioni di fragilità, evitando o limitando barriere economiche, sociali, fisiche e culturali che attualmente escludono i giocatori, impedendo l’accesso allo sport.
Tra le figure di riferimento in questo ambito c’è il Disability Access Officer (DAO). Si tratta della figura identificata dai Club – nell’ambito del Sistema delle Licenze Nazionali e delle Licenze UEFA - e dalla FIGC a livello centrale, che ha il compito di promuovere e coordinare le attività volte a rendere i servizi e le strutture ricettive di facile accesso e fruibilità per i soggetti diversamente abili.
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UEFA Respect Report 2022/23 |